Aspettando l’autunno – e con esso il riavvio di tutte attività accademiche che, come noto, beneficiano del tempo fresco, delle passeggiate pomeridiane su tappeti di crepitanti foglie secche e del buon brandy – cogliamo l’occasione per segnalare un libro e un software che possono rivelarsi di grande utilità nel settore dello studio, della ricerca e della scrittura accademica. Avevamo già affrontato in passato l’argomento con un altro libro molto interessante e con un applicativo (maggiormente orientato però alla scrittura creativa).

Questa volta il libro è  “Introduzione elementare alla scrittura accademica” di  Massimo Cerruti e Monica Cini, edito da Laterza, che descrive quelle che sono “Le modalità di preparazione e stesura di un testo accademico, come l’uso specifico delle strategie dell’argomentazione, il lavoro di documentazione e ricerca, le articolazioni interne al testo e la formulazione di apparati…

Un testo utilissimo per chi voglia (o debba) imparare lo stile e le regole che un documento accademico deve rispettare per essere definito tale.

Da un punto di vista più operativo, le prassi di progettazione e realizzazione di un documento accademico non sono affatto facilitate dalla concezione progettuale e dalle funzionalità convenzionali dei comuni word processor. In particolar modo lo sviluppo di questo tipo di documenti – spesso molto lunghi e articolati – coinvolge spesso una pluralità di persone che lavorano insieme a differenti “blocchi di testo” che spesso vengono scambiati e sottoposti a complesse fasi di vicendevole revisione. Inoltre è assai raro che un documento venga scritto sequenzialmente – senza salti – dall’inizio del primo capitolo alla fine dell’ultimo (ma questo vale anche in ogni altro tipo di scrittura). Applicativi come Word di Microsoft o Writer di OpenOffice mal si prestano ad un concetto di scrittura cooperativa e non lineare. A questi scopi sono stati sviluppati applicativi che approcciano in modo diametralmente opposto: uno di questi è  Scrivener.

Scrivener offre tutte le possibilità di un word processor tradizionale con in più la gestione della modalità di scrittura “non lineare”. Inoltre è anche un integratore di risorse, capace di raggruppare in un unico progetto tutto il materiale necessario alla scrittura (link, documenti, pdf, ricerche, ecc.) conservandolo in una struttura concettuale completamente configurabile dall’utente. Il sistema permette anche di gestire lo stato di avanzamento di ogni singola parte del progetto nonchè le varie revisioni che il documento può subire, il tutto storicizzabile attraverslo l’uso della funzione “snapshot”, che “fotografa” il progetto in un determinato istante e ne tiene traccia.

Infine, una volta terminati i vari “blocchi” (o capitoli, ecc.), è possibile organizzarli nella sequenza che più si preferisce “masterizzandoli” poi in un unico documento definitivo – quello che, come si diceva una volta, andrà in stampa – il cui formato potrà essere scelto tra una pluralità di opzioni (Microsoft Word, OpenOffice, pdf, ebook, ecc.).

Esiste una versione di prova che invito a valutare: una volta fatta l’abitudine alle nuove potenzialità e all’approccio “non lineare” sarà davvero difficile tornare indietro.

Buon divertimento!

P.S.: gli utenti Ubuntu saranno felici di sapere che Scrivener per Windows funziona anche sotto Wine (ma esiste un pacchetto beta anche in formato deb e tar).

P.P.S.: già che ci siete date un’occhiata anche al “modellatore concettuale” Scapple, sembra molto interessante anche lui…