In molti forse si domanderanno come mai su un blog dedicato alle fonti aperte appaia un post dove si segnala che dal 7 al 10 luglio si è tenuto – per quest’anno a Milano – il 14° Congresso Europeo di Psicologia il cui tema era “Linking Technology and Psycology”.

 

Va bene la necessità – ampiamente rappresenta in Open Source Intelligence Abstraction Layer – di muovere verso prassi interdisciplinari ma il lettore di Fonti Aperte Etc. – cronoreferenziato alla metà di luglio e georeferenziato in spiaggia sotto il suo ombrellone – di fronte ad una notizia come questa sarebbe ampiamente giustificato a hashtaggarla con un sincero… #ecchissene. Forse, nel caso particolare in cui stesse sonnecchiando quando gli è arrivata la notizia, addirittura anche con un sonoro… #esticaLLi!

Ad interessare il cultore di OSINT invece dovrebbe essere – prima di ogni cosa – il titolo del congresso. Quel linking dovrebbe essere in grado risvegliare l’attenzione anche del più vacanziero e sopito degli analisti di intelligence da fonte aperta. E a farlo saltare definitivamente dalla sedia a sdraio – rischiando di versare il mojito appoggiato sul bracciolo – dovrebbero essere la scelta degli organizzatori di inserire tra gli argomenti di quella funzione “link” il rapporto (che si presume essere strategico) tra psicologia e tecnologia.

Ciò significa che mentre gonfia a forza di “pedalate” il canotto dei figli – cogliendo l’occasione per contemplare la splendida forma della vicina di palma… – i pensieri dell’esperto di “cose OSINT” dovrebbero rivolgersi ai seguenti quesiti: può interessarmi? Potrebbero instaurarsi relazioni significative? Potrebbe rivelarsi una fonte disponibile? Chiariamolo subito: il soggetto di queste riflessioni non è la vicina di palma, bensì il 14° Congresso di Psicologia sia in quanto espressione di un “dominio disciplinare” sia come potenziale occasione di accrescimento del proprio network delle fonti.

Una volta gonfiato il canotto, consegnato con solenne cerimonia il natante ai figli indisciplinati e una volta averli resi edotti sulle basilari norme di sicurezza per la navigazione costiera – reminiscenze di quando, in gioventù, era un Ufficiale della Marina Militare (quest’ultima informazione ad esclusivo uso e consumo della sempre più interessata vicina di palma…) – l’esperto di “cose OSINT” (poi le spiegherà anche cosa vuol dire…) dovrà immediatamente dotarsi di un qualsiasi terminale telematico funzionante e avviare una “ricerca estesa” (come quella di Matrix, per intenderci…) centrata sul convegno in questione.

Fatto ciò, dovrebbe quasi immediatamente accorgersi  (basterà una prima banale googlata tramite una stringa di ricerca del tipo “open source intelligence” site:ecp2015.it) della presenza di qualcosa di piuttosto interessante:  la vicina di palma dovrà attendere ancora per le agognate spiegazioni sulla navigazione astronomica.

Il fatto è che nel file PDF del programma del convegno ad un certo punto – in particolare alla pagina (tipografica) numero 31 – appare, tra gli oltre 1013 poster presentati da ricercatori provenienti da 76 paesi, anche una ricerca della Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara dal titolo “Open Source Intelligence for Organization’s knowledge: the italian contest” realizzata da Stefania Fantinelli e Domenico Franco Sivilli.

A questo punto – abbandonata a malincuore l’ipotesi della tresca con la vicina di palma – l’esperto di “cose OSINT” dovrebbe avviare tutte le sue procedure di interrogazione e validazione del proprio network delle fonti fino al punto da riuscire – se ha fatto bene “i compiti a casa” – ad ottenere almeno una fotografia del poster esposto durante durante il convegno…

Open Source Intelligence for Organization's knowledge: the italian contest

Ancor meglio, l’esperto di “cose OSINT” dovrebbe anche riuscire a recuperare – cosa più importante – il PDF ad alta definizione della ricerca presentata.

Noi, pigri come siamo, abbiamo demandato tutta l’operazione ad un covert agent freelance che dopo giorni di estenuante lavoro ci ha inviato la documentazione che siamo in grado oggi di fornirvi.

Download (PDF, 2.03MB)

Ne consigliamo vivamente una lettura approfondita. La ricerca – che, ci riferiscono, ha avuto ottimi riscontri in termini di interesse e apprezzamenti – è probabilmente la prima di questo tipo, in questo settore, nel nostro Paese, oltre ad essere la concreta dimostrazione che quando sono voluti e ricercati i “prestiti epistemologici” – anche tra discipline “lontane” tra di loro – possono avvenire e con successo.

 In ogni caso mai dimenticare la regola fondamentale dell’Osint: curare sempre il network delle fonti (indirizzi, recapiti, numeri di telefono, ecc.).

Buona lettura e buona estate!